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Di Salvo Barbagallo
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Sarà per la preoccupazione che coglie molti per l’attuale crisi politico-militare in Ucraina che sta vedendo contrapposte Russia/NATO/USA come ai tempo della Guerra fredda; sarà (forse) perché qualche ipotetica e improbabile direttiva indica di tenere viva l’attenzione sul Mediterraneo, ora anche i mass media locali hanno puntato gli occhi sull’imminente esercitazione aeronavale “Dynamic Manta” della Nato che sta per prendere il via al largo delle coste della Sicilia. Attenzione che se non sfiora l’allarmismo – in un modo o in un altro – suscita preoccupazione. Una “preoccupazione” che, per molti versi non è mai stata ravvivata in merito alle numerose basi militare stabili “made oltre Oceano” (queste, sì, “pericolose”) che da decenni costellano il territorio dell’Isola.
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Non c‘è molto da dire sulla “Dynamic Manta 2022” che prende il via lunedì prossimo 21 per concludersi il 4 marzo. Basterebbe riportare solo alcuni titoli degli articoli che (puntualmente) abbiamo scritto su questo giornale: “Al Via la Dynamic Manta 2020 nel “laboratorio di guerra” del Mediterraneo” (24 febbraio 2020), “Target Sicilia Orientale”: la minaccia viene dal mare. Dinamic Manta 2019 lo dimostra” (15 marzo 2019), “Ritornano i giochi di guerra al largo della Sicilia (28 febbraio 2918), “Acque di Sicilia: la “non” cronaca della guerra che non c’è” (16 marzo 2018), “Mediterraneo laboratorio di wargame no stop” (8 maggio 2018)…
Abbiamo già scritto e ripetiamo perché (almeno in apparenza) non cambia nulla da un anno all’altro nei meccanismi organizzativi dei “giochi di guerra”. Cambiano, invece, gli scenari in un presente incerto, muta la prospettiva. E le parole scritte in passato, chissà perché assumono valenza significativa: Sembra un paradosso. Come fare la cronaca di una guerra che non c’è, ma si combatte, anche se “simulata”? Come fare una cronaca senza essere presenti, in quanto (di certo) non invitati? Eppure non è fantasia, ma “cronaca” affermare che oggi si svolge nelle acque della Sicilia Orientale, quelle prospicienti i territori di Catania e Siracusa, l’esercitazione aeronavale più importante della NATO nel Sud Europa, la “Dynamic Manta 2018” Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, ne abbiamo parlato lo scorso anno e negli anni precedenti perché la “Dynamic Manta” è una esercitazione “periodica”, annuale, che viene “potenziata” sempre maggiormente nella prospettiva realizzativa delle “attualità” di possibili scenari bellici. Scenari, evidentemente (ma forse siamo in errore) che corrispondono o “coincidono” con quelli dell’area del Mediterraneo. Era il 2018, quando esprimevamo queste “considerazioni” a proposito della “Dinamic Manta”.
Quindi anche per questa “nuova “Dynamic Manta” non ci sarà “cronaca” giornalistica, ma la riproposizione (sempre con lo stesso schema “ministeriale”) delle indicazioni provenienti da “nota”: “Dal 21 febbraio al 4 marzo, al largo delle coste siciliane, si svolgerà la Dynamic Manta 2022 (DYMA 22) una delle più importanti e complesse esercitazioni antisommergibile della NATO. La Dynamic Manta è un’esercitazione pianificata e condotta annualmente dal Comando Marittimo Alleato della NATO (NATO Allied Maritime Command – MARCOM), che si svolge nel Mediterraneo centrale, lungo le coste orientali della Sicilia, mirata principalmente all’addestramento e alla condotta delle operazioni di difesa anti sommergibile (Anti Submarine Warfare – ASW).
Quest’anno quattro sommergibili provenienti da Francia, Grecia, Italia, e Stati Uniti, sotto il controllo del Comando Sommergibili della NATO (NATO Submarine Command – COMSUBNATO), si addestreranno insieme a undici navi di superficie provenienti da Canada, Francia, Grecia, Italia, Spagna, Turchia e Stati Uniti. Parteciperanno anche otto velivoli da pattugliamento marittimo (Maritime Patrol Aircraft – MPA) ed otto elicotteri, sotto il controllo del NATO Maritime Air Command (MARAIRNATO). Il tutto sotto il comando del Contrammiraglio Mauro Panebianco, Comandante del Secondo Gruppo Navale permanente della NATO (Standing NATO Maritime Group 2 – SNMG 2).
La Marina Militare prenderà parte all’esercitazione con la fregata Margottini, che è anche flagship della SNMG2, la fregata Carabiniere, il sommergibile Salvatore Todaro e gli elicotteri del 3° Gruppo Elicotteri di base nella Stazione Elicotteri di Catania (Maristaeli Catania). Inoltre l’Italia assicura il supporto logistico della base navale di Augusta e della base aerea dell’Aeronautica Militare di Sigonella a Catania”.
Certo dovremmo preoccuparci soltanto per il “passaggio” delle navi della Flotta russa: chissà, potrebbero attaccare la Sicilia….
La foto in alto è di una edizione precedente della “Dynamic Manta”, ma le navi dell’attuale edizione sono attraccate negli stessi moli del porto di Catania…
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